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Scuola on line: Introduzione allo studio della Mariologia

mercoledì 6 aprile 2011

La prima apparizione della "Madonna del Miracolo" in Francia: a Catherine La Bourès

Catherine Labouré nacque a Fain-les-Moutiers, un villaggio della Borgogna, il 2 maggio 1806 da una famiglia di agricoltori.
Rimasta orfana di madre a nove anni con sette fratelli e due sorelle, Caterina non poté frequentare le classi elementari, ma dovette rendersi utile in famiglia e, più tardi, prenderne le redini.
Visse i suoi primi 24 anni in una famiglia numerosa nella fattoria dei genitori, presso Chatillon (Francia).

Il 21 aprile del 1830 entrò in noviziato a Parigi nell’ordine religioso delle Filles de la Charité, nella casa madre presso la Rue du Bac. .
Erano le suore nate dal carisma di san Vincenzo e di santa Luisa de Marillac.

Ebbe delle visioni soprannaturali riguardanti san Vincenzo e soprattutto la Madonna, che le predisse avvenimenti francesi futuri (rivoluzioni del 1830 e 1848) e le affidò dei messaggi; qui Caterina, nel 1830, ebbe la famosa apparizione della Madonna Immacolata, che le disse: «Fai coniare una medaglia su questo modello; le persone che la porteranno al collo riceveranno grandi grazie».

Durante tutto la sua permanenza presso la Rue du Bac, Catherine ebbe anche la grazia di vedere Gesù nell’Ostia consacrata, sia al momento della Comunione, che durante l’esposizione del Santissimo Sacramento.

Caterina spese 45 anni di servizio agli anziani nell'ospizio di Enghien in un sobborgo della capitale francese, dove morì.

Le più importanti apparizioni furono le apparizioni dell'Immacolata della "Medaglia--miracolosa". Fu questo un ciclo di almeno cinque apparizioni, simili fra loro, ma delle quali due ebbero caratteristiche ben individuate: ... Nella notte tra il 18 e il 19 1uglio 1830, mentre la Francia era sconvolta dal presentimento di una nuova rivoluzione (infatti, il 27 luglio cadde Carlo X), Caterina, condotta da un angelo nella grande cappella della Casa Madre, ebbe un colloquio durato più di due ore con la Madonna, che le preannunziò nuovi incontri.

Questi, infatti, avvennero a brevi intervalli l'uno dall'altro, nel settembre, il 27 novembre e nel dicembre di quello stesso anno. La più nota e la più singolare delle apparizioni fu quella avvenuta il 27 novembre, nella quale si possono distinguere due fasi. Nella prima fase la Madonna appare a Caterina, ritta su un globo avvolto dalle spire del serpente, nell'atto di offrire a Dio un altro piccolo globo dorato, simbolo del mondo e di ogni anima, ch'Ella tiene all'altezza del cuore: dalle mani della Madonna piovono sul globo inferiore due fasci di luce.

Nella seconda fase, mentre il piccolo globo d'oro scompare, le mani della Vergine si abbassano, ancora irraggianti fasci luminosi, simbolo delle grazie ottenute da Dio per la sua intercessione e, come a formare un'aureola intorno alla testa della Madonna, appaiono a caratteri d'oro le parole della giaculatoria: "O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a Voi".

Poi il quadro sembra visto nel suo retro: la figura della Madonna scompare e al centro si staglia, luminosissima, la lettera M, al di sopra della quale appare la croce e al di sotto i ss. Cuori di Gesù e Maria, mentre dodici stelle fulgidissime fanno corona (bisogna, tuttavia, osservare che nelle sue relazioni C. non parla mai né delle stelle. né del loro numero).



Catherine stessa così descrive il momento dell’apparizione: «Mentre facevo l’ Adorazione Eucaristica in profondo silenzio, mi parve di sentire dal lato della tribuna un rumore, come il fruscio di una veste di seta. Alzai lo sguardo e vidi la SS. Vergine.

La sua statura era media ed era di una bellezza indescrivibile. Dal capo le scendeva un velo bianco che arrivava fin quasi ai piedi che si appoggiavano sopra un mezzo globo.
Le sue mani, elevate all’altezza della cintura, sorreggevano in modo molto naturale un altro globo più piccolo, d’oro, sormontato da una croce pure d’oro.

Ella aveva gli occhi rivolti al Cielo. Mentre ero intenta a contemplarla, la SS. Vergine abbassò gli occhi verso di me e mi disse queste parole: “Questo globo che vedi rappresenta il mondo intero; in particolare la Francia e ogni singola persona".

E la Vergine aggiunse: “I raggi sono il simbolo delle grazie che io spargo sulle persone che me le domandano", facendomi così comprendere quanto è dolce pregare la SS. Vergine e quanto Ella è generosa verso le persone che la invocano.

Ed ecco formarsi attorno alla figura della SS. Vergine un quadro alquanto ovale, sul quale in alto, a modo di semicerchio dalla mano destra alla mano sinistra di Maria, si leggevano queste parole scritte a lettere d’oro:

“OH MARIA, CONCEPITA SENZA PECCATO, PREGA PER NOI CHE RICORRIAMO A TE"

A questo punto della visione il globo che la Madonna aveva offerto a Dio scomparve; le sue mani, cariche di grazie, si piegarono verso il globo sul quale Ella poggiava i piedi, calpestando il capo di un serpente verdastro con chiazze gialle. Improvvisamente il quadro si voltò e mi si presentò il “rovescio della medaglia", cioè il monogramma di Maria sormontato dalla Croce; nel piano inferiore vi erano due Cuori: quello di Gesù coronato di spine e quello di Maria trafitto da una spada.

Attorno, come cornice, vi era una regale corona di dodici stelle. Allora udii una voce che mi disse: “Fa’ coniare una medaglia su questo modello.

Tutte le persone che la porteranno benedetta, specialmente al collo, e reciteranno la breve preghiera, godranno di una specialissima protezione della Madre di Dio e riceveranno grandi grazie. Le grazie saranno abbondanti per chi la porterà con fiducia"».




Soltanto il 30 giugno 1832 furono coniati i primi millecinquecento esemplari. La medaglia fu presto detta "miracolosa" e fra i miracoli più belli da essa operati, vi fu la conversione dell'ebreo Alfonso Ratisbonne (20 gennaio 1842).

Per desiderio espresso dalla Madonna nelle apparizioni di Parigi, nacque l'Associazione delle Figlie di Maria Immacolata (1836-47). Nessuno, tranne i superiori, seppe mai dei favori celesti concessi a Caterina.  Ella visse nella più grande umiltà e nel più assoluto silenzio e servì per quarantasei anni i poveri dell'ospizio di Enghien a Parigi. Morì il 31 dicembre 1876; quando la sua salma fu esumata, le mani che avevano toccato la Madonna e gli occhi che l'avevano veduta, apparvero straordinariamente conservati.



Fu beatificata da Pio XI il 28 maggio 1933 e canonizzata da Pio XII il 27 luglio 1947: le sue reliquie riposano nella cappella in cui ebbe le
apparizioni.

Chapelle Notre-Dame de la Médaille Miraculeuse (France)